Mononucleosi: un fattore per il long COVID ?

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La mononucleosi, o “malattia del bacio”, è un’infezione virale comune che spesso si risolve senza trattamento. Ma potrebbe avere un ruolo nel covid lungo, la disordinata collezione di sintomi persistente dopo l’infezione acuta da SARS-CoV-2 ? Alcuni ricercatori stanno ipotizzando che un virus noto per causare la mononucleosi possa essere coinvolto.

Capire la relazione tra mononucleosi e covid lungo

L’ipotesi della ricerca

Ricercatori hanno recentemente esplorato l’ipotesi secondo cui la riattivazione del virus di Epstein-Barr (EBV), responsabile della mononucleosi infettiva, potrebbe avere un ruolo nei sintomi persistenti osservati nei pazienti con covid lungo. Questa ricerca è rilevante nel contesto dell’epidemia di Covid-19 iniziata nel 2019 e che continua a colpire numerosi pazienti.

Il Virus Epstein-Barr

Il virus di Epstein-Barr fa parte della famiglia dei virus dell’herpes e infetta circa il 95% degli adulti in buona salute, si presenta solitamente in forma latente o dormiente dopo l’infezione iniziale, spesso contratta durante l’infanzia o l’adolescenza. In condizioni favorevoli, come stress, indebolimento del sistema immunitario o infiammazione, il virus può riattivarsi, provocando vari sintomi come intensa stanchezza, febbre, mal di testa, e dolori muscolari.

Risultati delle recenti ricerche

Una recente indagine ha coinvolto 185 pazienti affetti da Covid-19, di cui 56 hanno sviluppato forme lunghe della malattia. Tra questi, il 73% presentava anticorpi specifici per una riattivazione dell’EBV, suggerendo un nesso tra questa riattivazione e l’apparizione di sintomi persistenti.

Riattivazione del virus Epstein-Barr : mito o realtà ?

Fattori biologici predisponenti

Un’altra ricerca condotta su più di 200 pazienti ha rivelato che la carica virale iniziale del SARS-CoV-2, la presenza di anticorpi negativi spesso legati a malattie autoimmune, così come la riattivazione dell’EBV sono fattori determinanti nello sviluppo di sintomi prolungati dopo un’infezione da Covid-19.

Il ruolo dei meccanismi immunitari nei covid lunghi

Sintomi associati al Covid lungo

I sintomi del Covid lungo includono spesso una stanchezza persistente, dolore toracico, disturbi del sonno, disturbi neurologici (come problemi di memoria), così come dolori muscolari. La loro comparsa è complessa e include risposte immunitarie alterate che possono comportare la riattivazione dell’EBV.

Sintomi persistenti : una sfida per la medicina moderna

Implicazioni e prospettive

Questa ricerca sottolinea l’importanza di una comprensione profonda delle interazioni tra diversi virus nel contesto delle infezioni e dei sindromi post-virali. L’identificazione del ruolo dell’EBV potrebbe contribuire a strategie di diagnosi e trattamento per i pazienti affetti da Covid lungo.

Screening e diagnosi : quali progressi ?

L’importanza degli anticorpi specifici

Gli anticorpi specifici, come quelli che si formano in risposta alla riattivazione dell’EBV, possono essere usati come indicatori nella diagnosi del covid lungo.

Trattamenti attuali per gestire il covid lungo

Strategie terapeutiche esistenti

Ancora non esistono cure specifiche per il covid lungo, ma alcuni approcci terapeutici possono aiutare a gestire i sintomi.

Perspettive future della ricerca sul covid lungo

Verso un futuro migliore

Continuando a studiare queste interazioni, la comunità scientifica spera di trovare modi per prevenire e trattare meglio queste complesse condizioni che colpiscono un numero crescente di persone nel mondo dall’inizio della pandemia.

Ricapitolando, il legame tra la riattivazione del virus di Epstein-Barr e il covid lungo offre una nuova prospettiva sulla gestione delle conseguenze post-Covid-19. La ricerca continua e ci porterà senz’altro a nuove scoperte utili per affrontare queste sfide sanitarie.

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